Presidente La Filippa
Amministratore Delegato La Filippa
Direttore Generale e membro del CDA La Filippa
Partner Agenzia Amapola - Talking Sustainability
Presidente Fondazione Symbola
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La “tempesta perfetta”: come affrontarla
Da febbraio 2020 siamo stati messi alla prova tutti, personalmente e professionalmente. La coda lunga della pandemia mette a rischio interi comparti economici con impatti incalcolabili sulle nostre comunità.
Ma, come ha dichiarato Papa Francesco durante la sua prima celebrazione in presenza dopo il lockdown: “Peggio di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla”.
Cogliere questa opportunità significa, ad esempio, abbandonare il modello di economia lineare - che non si preoccupa di lasciare scarti e sprecare risorse - a favore di un sistema produttivo circolare che, al contrario, riutilizza tutto il materiale, generando solo gli scarti indispensabili. Questa svolta - determinata anche dal cosiddetto “pacchetto economia circolare” dell’Unione Europea - porterà con sé una riduzione media annua delle emissioni di 617 milioni di tonnellate di CO2 equivalente e, parallelamente, un impatto positivo sull’occupazione, con almeno 500 mila posti di lavoro in più.
In questo contesto è fondamentale il ruolo della discarica sul modello de La Filippa perché a valle del processo delle 4R (Riduzione, Riutilizzo, Riciclo, Recupero) resteranno sempre componenti non più riciclabili e che vanno smaltiti in sicurezza per l’ambiente e per l’uomo.
È Sergio Vazzoler - esperto comunicatore ambientale - a spiegare come l’economia circolare può diventare una risposta alle sfide contemporanee.
leggi la versione integrale del capitolo ( pdf 5.17 Mb )La Filippa è un’altra cosa. Una storia di promesse mantenute
La storia de La Filippa, discarica sostenibile di Cairo Montenotte - raccontata attraverso la voce di Massimo Vaccari, Presidente e suo ideatore insieme al fratello Carlo - è paradigmatica per illustrare il funzionamento di un’economia realmente circolare al servizio dell’ambiente e del territorio.
Le radici del progetto affondano nei primi anni Duemila quando i due fratelli hanno l’intuizione di riconvertire la storica fabbrica di laterizi di famiglia in un progetto legato alla Green Economy.
Dopo 8 anni e 43 sentenze amministrative, il 6 marzo 2008 l’impianto è finalmente avviato. Negli anni La Filippa è riuscita a “costruire il consenso” intorno a sé, praticando quotidianamente apertura e dialogo.
In questo capitolo Massimo Vaccari illustra il modello de La Filippa, dove alle 4R dell’economia circolare ne sono state aggiunte altre due: riqualificazione dell’area e riutilizzo della ex cava di argilla. Si compie così il passo successivo sulla strada della circolarità, dando nuova vita ai materiali e ai luoghi. Il terreno su cui sorge l'innovativa discarica è oggetto di lavori costanti di rinaturalizzazione e di miglioramenti e, quando La Filippa avrà cessato di funzionare, resterà un’area riqualificata in armonia con l’ambiente. Sarà “un luogo da vivere” attraverso attività turistiche e ricreative. In questa ottica i rifiuti non pericolosi, opportunamente selezionati per aggiungere valore ambientale ed economico, vengono utilizzati come “mattoni” per costruire un nuovo futuro.
leggi la versione integrale del capitolo ( pdf 5.66 Mb )La Filippa e il valore condiviso: ambiente e comunità
Carlo Vaccari, Amministratore Delegato de La Filippa, tiene la barra del timone aziendale ben puntata sulla rotta della responsabilità ambientale e sociale.
Per quanto riguarda il rispetto dell’ambiente - come spiega nel dettaglio il Direttore Generale Federico Poli - nell’impianto vige una stringente osservanza delle norme (Politica Integrata per l’Ambiente e la Sicurezza; Sistema di Gestione Ambientale) e contestualmente i processi sono sempre monitorati e verificati (sottoposti, tra gli altri, anche al controllo volontario Eco-Management and Audit Scheme, EMAS). Sopra i rifiuti non pericolosi e non più recuperabili, conferiti dopo una rigorosa procedura articolata in tre fasi, vengono realizzate un’idonea copertura e la rinaturalizzazione del sito. Il suolo, costituito da una barriera geologica naturale (marna argillosa compatta) spessa centinaia di metri, è protetto con un’ulteriore barriera artificiale che garantisce un’impermeabilità circa 5 volte superiore al valore fissato per legge.
Le persone sono al centro della filosofia aziendale: da un lato, i dipendenti e i collaboratori e, dall’altro, la comunità con cui la famiglia Vaccari interagisce da sessant’anni. Carlo Vaccari illustra - dati alla mano - gli effetti di una gestione sostenibile incentrata sulla convinzione che l’energia più importante per far funzionare una fabbrica sia quella delle donne e degli uomini che ci lavorano, così come l’energia di un territorio è quella delle persone che lo abitano e lo amano e che passione e valori rappresentino la cinghia di trasmissione e scambio di questa energia. Il Prato delle Ferrere è uno dei risultati visibili di questo scambio Azienda/Comunità: un’area un tempo abbandonata all’incuria che è diventata un parco pubblico attrezzato per famiglie, amato e rispettato dai cairesi come il proprio giardino di casa.
leggi la versione integrale del capitolo ( pdf 6.25 Mb )